Acque potabili: Aggiornamento del DLgs 31/2001
Il Decreto Legislativo n.31 del 2001, che recepisce la Direttiva 98/83/CE, disciplina i criteri di qualità per le acque destinate al consumo umano. Tale decreto viene applicato, non solo alle acque destinate al consumo, ma anche a quelle utilizzate per la preparazione dei cibi, in ambito domestico e dalle imprese alimentari. Oltre all’utilizzo diretto, inoltre, il decreto si riferisce alle acque destinate al semplice contatto con la popolazione di ogni fascia di età e stato di salute.
Il decreto del ministero della Salute 14 giugno 2017 scorso, ha introdotto alcune modifiche agli allegati II e III del D.lgs. 31/2001. Le principali novità riguardano proprio alcuni aspetti relativi ai controlli e alle analisi delle acque potabili e in particolare:
- Vengono precisate le responsabilità dei gestori e dei titolari degli edifici relativamente al rispetto dei limiti ammissibili per i metalli pesanti come Piombo, Nichel e Rame al punto di presa;
- Lo stato di rubinetti e tubazioni viene valutato a seguito del prelievo, post stagnazione, del primo litro di acqua erogata;
- Il cliente può effettuare il campionamento autonomamente, ovviamente applicando una dovuta stagnazione dell’acqua di circa un’ora, e far pervenire il campione in bottiglia in plastica ad un laboratorio per l’analisi dei metalli.
La potabilità dell’acqua è un requisito fondamentale e la ECOAGROSERVICE SRL è in grado di effettuare un’analisi completa sia chimico-fisica che microbiologica, atta a valutare la conformità delle acque ai requisiti del D.Lgs. 31/2001.